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Alessandro Manzoni, la letteratura che trasforma la realtà

Aggiornamento: 26 mag 2023

|“Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all’occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l’Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l’acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni…” (Alessandro Manzoni "I Promessi Sposi" 1827)


Dopo aver letto il poetico inizio del capitolo 1 del capolavoro di Alessandro Manzoni, parleremo un po' più approfonditamente di lui.


Scritto da: Montserrat Morales


Forse lo conoscete perché è stato un importante poeta, scrittore, romanziere e drammaturgo del suo tempo, rappresentante del Romanticismo. Nacque il 7 marzo 1785 a Milano e morì il 22 maggio 1873, nello stesso luogo in cui era nato. Purtroppo morì a causa di una complicata malattia dell'epoca, la meningite, una malattia causata da un virus che colpisce principalmente il sistema nervoso centrale.


Passando ad altri dettagli del suo passato, come quando trascorreva il suo tempo in classe, dove veniva spesso classificato come "pigro" e non era ben considerato come studente, anche se è stato educato in scuole religiose. Quando raggiunse i 15 anni d’età, sbocciò in lui l'amore per l'arte letteraria, così iniziò a scrivere sonetti, si dice che ne abbia creati due, ma sono misteriosi.


All'età di 27 anni decise di scrivere inni sacri, forse influenzato dall'educazione ricevuta in gioventù. Se ne conoscono quattro: "Natale", "Passione", "Resurrezione" e "Pentecoste". Qui mostra un fascino per gli episodi biblici; fu questo stesso orientamento religioso che lo portò a studiare, all'età di 34 anni, precisamente nel 1819, testi sacri di scrittori religiosi del XVII e XVIII secolo.


Pur avendo un lato artistico, fu presente nell'ambiente anche con le sue idee politiche: fu un grande sostenitore e fautore dell'Unità d'Italia. Finì per adottare questa posizione come parte del suo mondo letterario, come dimostrò con Le Odi Marzo 1821 e Il Cinque Maggio. Quest'ultima fu influenzata dagli eventi legati alla morte di Napoleone e all'imprigionamento di molti amici di Manzoni.


Ebbe anche incarichi molto importanti, fu senatore a vita (1861) e Presidente della Commissione per l'Unificazione della Lingua Italiana (1862).



Ma perché si conosce Manzoni?


Scrisse due importanti tragedie che in seguito avrebbero avuto un grande valore lirico e un grande peso storico. Si tratta de Il conte di Carmagnola (1816-1819) e Adelchi (1820-1822). Infine, nel 1825 iniziò a scrivere il suo capolavoro, I Promessi Sposi, che gli richiese due anni di lavoro.


I Promessi Sposi fu la sua opera più importante, al pari della Divina Commedia di Dante Alighieri, ed è considerato un romanzo di importanza tale che oggi viene studiato nelle scuole italiane.


Nel caso in cui non sappiate di cosa si tratta, l'opera racconta la storia dei fidanzati Renzo e Lucia, che vengono separati da macchinazioni criminali e che, dopo varie avventure, si ricongiungono alla fine. Ritrae la politica italiana dell'epoca insieme a eventi storici, come la grande peste di Milano.


È un personaggio dal grande peso storico e per questo abbiamo preparato un post speciale visto che lunedì è l'anniversario della sua morte, venite a vederlo sui nostri social network all'inizio della settimana!



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