Italia superstiziosa: Tra corni e lenticchie
- Eduardo Montoya
- 7 giorni fa
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Dicembre arriva in Italia con il freddo, le luci e un’infinità di superstizioni ancora molto presenti nella vita quotidiana. Non importa se si vive in una grande città o in un piccolo paese, alcune credenze fanno parte dell’immaginario collettivo. Eccone alcune tra le più amate e ripetute.
Il malocchio e il potere del corno
Il malocchio è l’idea che uno sguardo carico di invidia possa portare sfortuna. Per proteggersi, molti italiani portano il corno, quell’amuleto rosso a forma di corno che si indossa al collo o si tiene in casa. Esiste anche il gesto delle corna, usato per bloccare qualsiasi energia negativa.

Lenticchie di Capodanno
Le lenticchie sono il piatto protagonista del 31 dicembre. La loro forma rotonda ricorda le monete, per questo si mangiano per attirare prosperità nell’anno che inizia. In Emilia-Romagna si accompagnano spesso al cotechino, creando un rituale per attirare abbondanza

Martedì e venerdì: giorni problematici
Il detto “Né di venere, né di marte, non si sposa, non si parte, né si dà principio all’arte” riassume questa credenza. Molti evitano di sposarsi, viaggiare o iniziare progetti importanti di martedì (associato a Marte, dio della guerra) o di venerdì (legato a Venere, dea dell’amore), considerati giorni poco favorevoli per cominciare qualcosa che si desidera duraturo.

Non spazzare i piedi di chi vuole sposarsi
Nel sud Italia si crede che, se si spazza vicino ai piedi di una persona single, questa non troverà partner. Per questo in molte case si ha cura di non passare la scopa intorno a loro, un avvertimento ripetuto con ironia ma preso sul serio da chi crede nel presagio.
Queste superstizioni fanno parte della vita quotidiana, alcune si seguono per abitudine, altre per divertimento e alcune perché, in fondo, è sempre meglio stare dalla parte della buona sorte. Tutte fanno parte di quell’universo culturale che passa di generazione in generazione. Ne conoscevi già qualcuna?









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