Ogni anno, nel piccolo comune di Oratino, nel sud Italia, il Natale viene celebrato in modo unico con una festa conosciuta come “La Faglia”. Oggi ti porteremo a scoprire di più su questa peculiare tradizione.
Questa festività si svolge ogni 24 dicembre e ruota attorno alla creazione di una gigantesca fiaccola composta dall’unione di centinaia di canne di bambù. L’evento inizia settimane prima della vigilia di Natale, con la raccolta e l’assemblaggio di queste canne, un processo che coinvolge l’intera comunità, in particolare i giovani.
Una volta pronta, la fiaccola, che può superare i 20 metri di lunghezza, viene trasportata a spalla in una solenne processione fino alla chiesa principale del comune, dove viene accesa la sera della vigilia in un atto che simboleggia l’unione della comunità con l’arrivo di Gesù.
La luce che emana dal fuoco simboleggia la venuta di Cristo nel mondo, portando speranza e salvezza. La processione e l’accensione della fiaccola richiamano questa idea, rappresentando la nascita di Gesù come il “Sole di giustizia” che illumina il suo popolo. Inoltre, si collega alla tradizione della veglia natalizia, durante la quale i credenti attendono la venuta di Cristo nella notte santa.
D’altro canto, La Faglia ha forti legami con gli antichi rituali pagani del solstizio d’inverno, celebrati molto prima dell’avvento del cristianesimo. In queste cerimonie, il fuoco aveva un ruolo centrale, poiché veniva utilizzato per rendere omaggio al sole nel suo momento più debole e invocare il suo ritorno, simboleggiando rinascita e rinnovamento. Era anche un mezzo di purificazione, protezione contro gli spiriti maligni e, nelle comunità agricole, un rito per garantire buoni raccolti e prosperità.
La combinazione di entrambe tradizioni rende La Faglia un chiaro esempio di sincretismo culturale, dove elementi cristiani e pagani si intrecciano per dare vita a una festa unica.
E tu, conoscevi già questa singolare celebrazione?
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