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ITALIA TIMES

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DANTE TIMES

María Elena Espinoza Fuentes

Perché studio l'italiano

Il mio primo approccio alla lingua italiana è stata l'occasione per entrare in un mondo magico di cultura, arte, musica e cibo, da un luogo così remoto che conoscevo solo attraverso immagini e film.


Per la prima volta ho potuto leggere una piccolissima parte della Divina Commedia di Dante Alighieri, naturalmente con l'aiuto degli esperti di lingua italiana. La piacevole sensazione di riuscire a comprendere un testo classico mi ha dato la speranza di imparare di più su questa bellissima lingua, che voglio continuare a studiare.


È anche un grande piacere ascoltare la musica e comprendere appieno ciò che viene cantato e poi poter cantare una canzone con il suo sentimento di tristezza o di gioia, a seconda della canzone o dell'umore, ma con un orecchio che si sta già abituando alle parole quasi melodiche dell'italiano.


E perché non piangere con la maestosa interpretazione di Luciano Pavarotti della famosa aria dell'opera Tosca di Puccini, "E lucevan le stelle":




"Il mio sogno d'amore è svanito per sempre.

L'ora è passata e io muoio in preda alla disperazione

E muoio nella disperazione

E non ho mai amato così tanto la vita

tanta vita".


La prima di Tosca avvenne nel 1900.



Ascoltare i dialoghi cinematografici di film classici e più contemporanei mi riempie di emozione per poter cogliere in ogni frase il senso che i dialoghi hanno e l'intonazione che i personaggi danno alle interpretazioni degli attori, cioè la forza che intonano nelle parole. per esempio:



"Siedi al centro del mondo

Vi sembra che non cambi mai nulla

Poi vai via per un anno, due anni e quando torni

tutto è cambiato".


Dal film Cinema Paradiso, presentato in anteprima nel 1988 con la regia di

Giuseppe Tornatore.


Naturalmente avevo provato il cibo italiano: spaghetti alla bolognese, pizza e molti piatti sempre con un tocco messicano, a volte preparati a casa, facendo tesoro degli insegnamenti culinari dei nostri antenati messicani, e altre volte visitando uno dei ristoranti italiani.


Poco dopo aver iniziato a studiare questa meravigliosa lingua, io e mia figlia siamo state invitate a un corso di cucina, tenuto da uno chef italiano che ci ha insegnato a preparare tutto, dalla pasta alla salsa bianca. Ricordo i gustosi gnocchi, che erano incredibilmente saporiti.


In pandemia abbiamo avuto l'opportunità di assistere, attraverso una piattaforma, a una lezione di tiramisù, che abbiamo preparato a casa e, secondo i nostri amici, era buonissimo.


Imparare l'italiano mi ha portato a viaggiare in diverse regioni d'Italia, in momenti diversi, ed è per questo che sono così felice di poter condividere un po' della mia grande esperienza con questo Paese.


È con grande gioia che ringrazio gli amici italiani che mi accompagnano in questo viaggio e che mi sostengono nel continuare a imparare questa bellissima lingua.


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